Canto VIII dell'Inferno

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Visceral
view post Posted on 11/3/2010, 18:24




Canto VIII dell'Inferno



Il poeta e la sua guida scorgono da lontano delle fiammelle. Dante avverte un'oscura sensazione di pericolo. Intanto, si avanza un altro traghettatore infernale (dopo Caronte), che trasporta le anime sullo Stige.

Si tratta di Flegiąs, figura mitologica trasformata da Dante in un demone iracondo, che lo apostrofa rudemente. Il diavolo, simbolo dell'ira, č il guardiano di questo quinto cerchio, in cui sono puniti gli iracondi.

Dante fa presto la conoscenza di una delle anime qui dannate. Si tratta di un incontro breve, intenso, colmo di rancore.
L'anima, imbrattata di melma, che si scontra con Dante e Virgilio č quella di Filippo Argenti, un fiorentino prepotente, che si aggrappa alla barca, ma viene ricacciato da Virgilio nelle acque melmose, dove gli altri dannati gli sono subito addosso e lo pestano.

Cosģ Virgilio sintetizza la figura di Argenti e degli altri iracondi, in quelli che sono forse i versi pił significativi di tutto il canto:
Quei fu al mondo persona orgogliosa;
bontą non č che sua memoria fregi:
cosģ s'č l'ombra sua qui furiosa.
Quanti si tengono or lą su gran regi
che qui staranno come porci in brago,
di sč lasciando orribili dispregi

Il comportamento di Dante durante il dialogo col suo concittadino sorprende il lettore per la brutalitą. I chiosatori e gli storici ritengono che fra i due, che si conobbero nella vita terrena, ci fosse un'antica ruggine, che Filippo Argenti sia addirittura uno dei responsabili della condanna del poeta all'esilio.

La barca di Flegiąs si avvicina alla cittą di Dite, abitata da uno stuolo di anime e di diavoli.
All'orizzonte si scorgono delle torri che avvampano sopra le mura cittadine. Virgilio spiega che č il fuoco eterno che le arroventa.
In malo modo Flegiąs scarica i due poeti.

I diavoli presidiano le porte della cittą e ne negano ai due pellegrini l'ingresso. Dante č atterrito, ma Virgilio lo rincuora: Dio stesso č garante del loro viaggio.

Il canto ottavo assume i colori della paura e dell'ansia. Dal punto di vista formale, sorprende per il ritmo incalzante e per gli scambi verbali rapidi e secchi.
 
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